3 maggio 2018/da Francesca Ressa
La guida alla detrazione 50% per caldaie a biomasse: i requisti dell’intervento e la documentazione necessaria per l’invio all’ENEA
Gli interventi di sostituzione o nuova installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili godono dell’agevolazione fiscale, ecobonus, in quanto interventi di riqualificazione energetica.
La legge di bilancio 2018 ha confermato l’ecobonus sull’acquisto di caldaie a biomassa, ma ha ridotto la detrazione dal 65% al 50%.
Nel dettaglio, è possibile detrarre al 50% delle spese totali sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, per un importo massimo pari a 30.000 euro per unità immobiliare.
Per poter accedere all’agevolazione, gli edifici devono essere esistenti alla data della richiesta di detrazione, ossia accatastati o con richiesta di
accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi.
Nel nuovo vademecum ENEA i requisti dell’intervento e la documentazione necessaria circa l’intervento con caldaie a biomasse.
Requisti tecnici
Tra i requisiti tecnici specifici richiesti si ha che:
- l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico o come nuova installazione sugli edifici esistenti
- il generatore di calore deve appartenere ad una delle categorie indicate in tabella
- il rendimento utile nominale minimo non deve essere inferiore all’85%
- deve avere la certificazione ambientale di cui al dm 186/2017
- ci deve essere il rispetto di normative locali per il generatore e per la biomassa
- ci deve essere conformità alle norme UNI EN ISO 17225-2 per il pellet, UNI EN ISO 17225-4 per il cippato e UNI EN ISO 17225-5 per la legna
Documentazione necessaria
La documentazione da trasmettere all’ENEA attraverso l’apposito sito web è la “Scheda descrittiva dell’intervento”.
Il calcolo del risparmio energetico, in nel caso di nuova installazione, va eseguito in relazione alla tecnologia standard di riferimento(caldaia a gas a condensazione).
Per quanto riguarda, invece, la documentazione di tipo tecnico che il cliente deve conservare:
- asseverazione redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito) iscritto al proprio Albo professionale, contenente i requisiti tecnici descritti
- originale della documentazione inviata all’ENEA, debitamente firmata
- schede tecniche
La documentazione di tipo amministrativo riguarda:
- fatture relative alle spese sostenute
- ricevuta del bonifico bancario o postale
- ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA (codice CPID); nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale
Vademecum ENEA
Di seguito il link a tutti i Vademecum dell’ENEA: